La Procura Generale presso la Suprema Corte di Cassazione ha depositato la memoria ex art. 378 c.p.c. in vista dell’udienza pubblica tenutasi il 18 febbraio 2025, all’esito della quale la Suprema Corte di Cassazione è chiamata a decidere la “spinosa” questione che sta infiammando le aule di Giustizia: il mutuo con deposito cauzionale è un valido titolo esecutivo?
Secondo le conclusioni depositate dai Sostituti Procuratori Generali la risposta è affermativa e, pertanto, il contratto di mutuo costituisce titolo esecutivo dal momento della erogazione delle somme mutuate, anche quando il contratto prevede che il mutuatario debba versare, temporaneamente, le somme erogate su un deposito cauzionale infruttifero, in attesa del consolidamento delle garanzie concesse all’istituto di credito.
La banca può procedere all’esecuzione forzata quando il mutuatario si renda inadempiente senza che sia necessaria un’attestazione formale dello svincolo delle somme.
Una presa di posizione che potrebbe mettere fine ai contrasti interpretativi emersi nei Tribunali di merito, dove alcuni giudici hanno ritenuto necessaria la prova formale dello svincolo definitivo delle somme.
Non ci resta, quindi, che attendere come sarà sciolto tale nodo cruciale del contenzioso bancario dalla Suprema Corte.