05.05.2023 Icon

Trema la Silicon Valley Bank

Il 10 marzo 2023 la banca californiana Silicon Valley Bank (SVB) è fallita.

Il crack della Svb, con capitale di 209 miliardi, è il secondo più grande fallimento bancario della storia se si escludono quelli avvenuti durante la Grande Crisi finanziaria del 2008 e la crisi del debito europeo. Il rischio di tasso di interesse di Svb tra asset (obbligazioni a lungo termine a tasso fisso) e passività (depositi a breve termine a tasso variabile) non era coperto. Con l’aumento dei tassi d’interesse, il valore degli asset è diminuito mettendo quindi nelle ormai note difficoltà la banca Californiana.

La Federal Reserve aveva ripetutamente aumentato il tasso ufficiale di sconto, come sta facendo oggi la Banca Centrale Europea (BCE) per cercare di fronteggiare l’inflazione e tale aumento si ripercuote sui tassi di interesse di mercato. In tal modo l’attivo della SVB si è svalutato, cosicché, quando la Silicon Valley Bank, ha avuto bisogno di denaro per fare fronte ai propri impegni o per rimodulare il proprio portafoglio alla luce del brusco cambiamento dei tassi – mentre il suo capitale era immobilizzato in titoli a lunga scadenza – ha dovuto vendere sul mercato al prezzo svalutato. Al fine di ricostituire il capitale netto sufficiente a garantire i depositanti e gli speculatori e a rientrare nei parametri di solvibilità richiesti, si è resa necessaria una ricapitalizzazione, cioè l’emissione di azioni di quella banca e il loro collocamento nei mercati finanziari per un valore di 2,25 miliardi di dollari. Alla notizia di queste operazioni, le principali imprese tecnologiche della California, che avevano depositato i loro soldi presso la SVB, nel timore che quella banca non fosse in grado di restituirli, hanno effettuato la consueta corsa agli sportelli per ritirare i contanti. Ciò è proprio quello che è successo. Il passo successivo è stato chiedere l’intervento della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), un’agenzia governativa indipendente, che assicura i depositi bancari e controlla il sistema bancario e finanziario, e che ora funge da curatore fallimentare.

Il fallimento della Silicon Valley bank ha causato timori di contagio in Europa, con le borse del vecchio continente che hanno registrato un venerdì nero.

Per gli esperti, sarebbe molto lontano il rischio di assistere a una nuova Lehman Brothers. Nello specifico, la situazione del settore bancario a livello globale è molto diversa rispetto al momento della crisi finanziaria del 2007- 2009. Infatti, il livello di capitale delle banche e degli strumenti di ‘capitale security’ garantisce livelli di gran lunga più alti rispetto al passato, così come i livelli di controllo dell’attivo da parte delle banche centrali è molto più stringente al fine di scongiurare possibili rischi. Occorrerà solo attendere gli sviluppi per comprendere se, gli impatti dell’attuale crisi statunitense determineranno una crisi a livello globale o se, al contrario e come attualmente pronosticato dagli esperti, la portata sarà limitata al solo mercato oltreoceano.

Autore Chiara Santacroce

Milano - UniQLegal

chiara.santacroce@uniqlegal.it

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