12.04.2024 Icon

A giugno probabile taglio dei tassi, ma in arrivo nuove regole

«Il trend negativo riscontrato a partire dal periodo pandemico non è ancora stato riassorbito e gli stress macroeconomici sequenziali, causati da tensioni geopolitiche, inasprimento delle condizioni di finanziamento e dinamiche inflattive continuano a influenzare il rischio di credito delle imprese italiane»

È in questi termini che si è espresso Fabrizio Negri – Ceo di Cerved Rating Agency – nel commentare il Credit Outlook 2024 da cui emerge che, sulla base dell’ultima rilevazione di dicembre 2023, la probabilità di rischio default delle imprese italiane è salita al 6,22% contro il 5,68% fatto segnare a fine 2022.

Tra i principali fattori che hanno contribuito a far accrescere il rischio default rileva soprattutto la politica monetaria attuata dalla Bce per fronteggiare l’inflazione.

L’innalzamento dei tassi ha, infatti, reso più arduo per le imprese, specie quelli appartenenti al segmento PMI, accedere al canale bancario.

E, se la Bce non dovesse mutare la propria politica, gli scenari sarebbero tutt’altro che confortanti.

Secondo quanto emerge dal XII Rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi, il mantenimento del costo del denaro ai livelli 2022-2023 determinerebbe lo scivolamento in sofferenza di numerose imprese italiane, destinate a non ottenere l’erogazione di credito dalle banche.

È in questo contesto che si inserisce anche la scadenza del 30 giugno 2024; termine entro cui le banche dovranno adeguare i propri sistemi alle line guida dettate dall’EBA in tema di erogazione del credito.

Il che si traduce per le imprese nell’esigenza di condividere con il sistema bancario numerose informazioni relative al proprio business e alle prospettive future

Nello specifico, non sarà più sufficiente per l’imprenditore rilasciare garanzie reali o personali, ma – ragionando in una logica looking forward – dovranno essere accuratamente specificate le finalità del prestito e, in particolare, dovranno essere trasmessi (tra gli altri):

  • i prospetti di bilancio;
  • una situazione aggiornata dei flussi di cassa;
  • il business plan.

Una nuova era che imporrà alle imprese un vero e proprio cambio di rotta sotto diversi profili, specie con riferimento ai temi legati alla Governance societaria.

Autore Frank Oltolini

Associate

Milano

f.oltolini@lascalaw.com

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