È stato pubblicato lo scorso 5 giugno 2025 l’Osservatorio Semestrale edito da Uniocamere ove è segnalato un dato particolarmente significativo sulla composizione negoziata e che conferma il trend di costante crescita di questo strumento ristrutturativo.
E infatti nel periodo compreso tra novembre 2024 e maggio 2025 sono state presentate ben 905 istanze di accesso alla composizione negoziata, con dunque un incremento superiore al 120% rispetto al semestre precedente (che aveva registrato 410 istanze).
Alla data di questo ultimo rilevamento si contano dall’avvio dello strumento complessivamente quasi 3.000 istanze.
Un altro dato interessante è l’aumento del tasso di successo, che nel corso del I trimestre del 2025 è stato pari al 22,5%.
Inoltre, dai dati riportati da Unioncamere, la composizione negoziata pare essere ad oggi più efficace per le imprese strutturate e maggiormente dimensionate. Le aziende che hanno concluso positivamente la procedura, infatti, presentano:
- un numero medio di addetti pari a 53,4, contro i 27,5 delle imprese con esito negativo;
- un attivo di bilancio medio di 33 milioni di euro, rispetto ai 9 milioni delle imprese non risanate.
Molteplici potrebbero essere i fattori che penalizzano le piccole aziende: una minore cultura finanziaria e della prevenzione delle crisi, advisor meno specializzati, assenza degli “adeguati assetti”, non adeguata attenzione degli intermediari finanziari nei riguardi dei piccoli debitori.
Dalle analisi di Uniocamere appare determinante poi l’elemento rappresentato dalla tempestività dell’intervento: il 30,5% delle imprese che risultavano già in sofferenza solo un mese prima dell’istanza ha concluso con successo la procedura, contro l’11,5% di quelle in crisi da cinque anni.
Il tasso di successo per area geografica conferma poi la maggiore efficacia al Nord (23,9%). Si registra in ogni caso un trend in crescita anche al Sud, dove il tasso è salito dal 12,5% al 17,9% tra maggio 2024 e maggio 2025.
Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, ha commentato così i nuovi dati: “La composizione negoziata sta cominciando a mostrare tutte le sue potenzialità: le istanze e i casi di successo sono in costante aumento e interessano sempre più imprese di maggiori dimensioni con fatturati e numero di lavoratori importanti (…). Bisogna operare però affinché anche le imprese più piccole possano cogliere maggiormente le opportunità fornite da questo strumento. E per questo occorre anche far crescere la cultura finanziaria delle Pmi”.
Questi dati testimoniamo come la composizione negoziata della crisi di impresa sia ormai da considerarsi lo strumento preferito dagli imprenditori e principalmente utilizzato per effettuare un tentativo di risoluzione della crisi. Credo si possa affermare che siamo ufficialmente entrati nell’era della Composizione negoziata.