Continua la telenovela sull’entrata in vigore del registro dei titolari effettivi.
Come noto, il TAR Lazio aveva poche settimane fa respinto i ricorsi avanzati da alcuni trust e fiduciarie contro il decreto del MIMIT che istituiva il registro dei titolari effettivi (ne avevamo parlato qui).
Dopo la pubblicazione delle sentenze di rigetto del TAR, l’effetto fu quello della nuova entrata in vigore del decreto, con sole 48 ore di tempo per adempiere per tutti i soggetti ricorrenti e tutti coloro che nell’attesa del giudizio non avevano proceduto all’iscrizione al registro dei titolari effettivi.
Nelle ore successive alla pubblicazione delle sentenze, erano state pubblicate due circolari, una delle Camere di commercio e una dello stesso MIMIT, che avvisavano della nuova decorrenza dei termini lasciando al prudente apprezzamento delle Camere di commercio ogni iniziativa utile ad agevolare il corretto adempimento degli obblighi di comunicazione al registro.
Avverso tali sentenze venne però promosso ricorso, e lo scorso 17 maggio 2024 il Consiglio di stato ha deciso di sospendere cautelativamente l’operatività del registro, sospendendo altresì le sanzioni per i ritardatari, fino all’udienza di discussione fissata per il prossimo 19 settembre 2024.
Il razionale delle pronunce del Consiglio di stato è da rinvenire nel fatto che se si costringesse la comunicazione del titolare effettivo, e il ricorso fosse fondato, si sarebbe comunque violato il diritto alla privacy invocato dalle stesse fiduciarie.
Restiamo quindi in attesa dei prossimi sviluppi.
Nel frattempo, lo scorso 23 maggio 2024 il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha diffuso una informativa (si riportano parti integrali del documento) nella quale si sono fornite alcune indicazioni circa il deposito del bilancio e l’applicazione delle sanzioni per gli inadempienti.
LA QUESTIONE
Lo scorso 17 maggio 2024 il Consiglio di stato ha sospeso cautelativamente l’operatività del registro dei titolari effettivi.
COSA ACCADE
La sospensione sarà operativa fino al 19 settembre 2024, quando è fissata l’udienza di discussione dei ricorsi, promossi da alcune fiduciarie. Nel frattempo, sono sospese altresì le sanzioni per i soggetti inadempienti all’obbligo di comunicare il titolare effettivo.
COSA PENSIAMO
La sospensione rappresenta un provvedimento corretto, in quanto, se si costringesse le ricorrenti a comunicare il titolare effettivo, e il ricorso risultasse fondato, si sarebbe comunque violato il diritto alla privacy invocato dalle fiduciarie stesse.