Cass., 7 dicembre 2012, n. 22256
Massima: “Anche il socio accomandante che si è ingerito nell’amministrazione dell’azienda è un soggetto fallibile. L’estensione della procedura concorsuale al manager va confermata anche dopo la riforma del diritto societario. Infatti la norme contenute nella legge fallimentare non implicano l’esclusione del socio accomandante che si sia ingerito nell’amministrazione della società. Nelle società di persone la fallibilità del socio è la regola e la limitazione della responsabilità del socio accomandante un’eccezione, la quale suppone il rispetto della rigida distinzione tra titolarità e gestione dell’impresa in conformità alla disciplina legale” (leggi la sentenza per esteso)