13.12.2018 Icon

Come dettare le regole: in consultazione il nuovo regolamento di Banca d’Italia

Banca d’Italia ha posto in pubblica consultazione il nuovo Regolamento di attuazione dell’art. 23 della legge 28 dicembre 2005, n. 262 (“Legge sul risparmio”) in materia di adozione degli atti di regolazione.

All’art. 23 della Legge sul risparmio, che individua i princìpi a cui le autorità di vigilanza dei sistemi bancario, finanziario e delle assicurazioni devono conformarsi nella produzione degli atti regolamentari o generali, è stata data attuazione con il Regolamento di Banca d’Italia del 24 marzo 2010. Quest’ultimo contiene le modalità procedurali che la Banca d’Italia, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria e finanziaria, segue nella definizione delle scelte e nell’elaborazione degli atti aventi carattere regolamentare o generale.

Il contesto in cui tale Regolamento è stato emanato è profondamente diverso da quello attuale: esso, infatti, era caratterizzato da una produzione della normativa di vigilanza contenuta e in gran parte nazionale. Attualmente, invece, l’ordinamento bancario si pone in uno scenario complesso: in particolare il mutamento e la crescente articolazione del sistema delle fonti del diritto bancario europeo, registratisi in questi anni, hanno imposto un adeguamento delle modalità di produzione della normativa di vigilanza della Banca d’Italia al nuovo contesto.

Lo schema del nuovo Regolamento posto in consultazione contiene principalmente le seguenti previsioni e novità:

  • definizioni e ambito di applicazione (1 e 2): riguarda gli atti aventi natura regolamentare o di contenuto generale (“atti di regolazione”) di competenza della Banca d’Italia emanati nell’esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria e finanziaria, di risoluzione e di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo internazionale;
  • consultazione (3, 4 e 6): conferma la centralità della consultazione come fondamentale strumento di partecipazione e di confronto con gli stakeholders in funzione dell’incremento della qualità della normativa. In particolare, sono introdotte previsioni volte a rendere più efficiente la gestione dei commenti ricevuti nel corso della procedura di consultazione;
  • analisi d’impatto della regolamentazione (c.d. “AIR”) e verifica d’impatto della regolamentazione (c.d. “VIR”) (5 e 7): valorizza il legame tra l’’AIR, che accompagna la proposta o l’adozione di atti di regolazione che hanno impatti significativi sui destinatari, nonché sul sistema economico e finanziario nel suo complesso, e la VIR, che può essere svolta sugli atti di regolazione, o su loro parti, su cui è stata svolta l’AIR o che abbiano rivelato impatti significativi sui destinatari, o sul sistema economico e finanziario nel suo complesso, o per i quali è stata riscontrata l’esistenza di criticità in sede di attuazione. L’AIR e la VIR sono concepite, laddove possibile, come fasi di un unico “ciclo della regolamentazione” in linea con gli standard internazionali e nazionali in materia di “better regulation”. Inoltre, gli atti da sottoporre a revisione periodica sono individuati tenendo conto delle VIR svolte;
  • casi di deroga o esclusione (8): vengono confermate e precisate le ipotesi di necessità e urgenza o riservatezza al verificarsi delle quali la Banca d’Italia può derogare alle previsioni del Regolamento; accanto a questi casi, è prevista la facoltà di non applicare, in tutto o in parte, le disposizioni su consultazione, AIR, VIR e revisione periodica per gli atti di regolazione con cui, in particolare, si provvede ad attuare o recepire, senza introdurre elementi innovativi, il contenuto di atti, anche non vincolanti, di Autorità europee;
  • – “panel consultivi” (9): conferma la facoltà per la Banca d’Italia di istituire tavoli tematici di confronto a carattere permanente (cd. “panel consultivi”) per favorire la partecipazione degli intermediari e dei loro clienti alle diverse fasi del processo di produzione normativo;
  • interazione con altre Autorità (10 e 11): vengono precisate le modalità di adozione degli atti di regolazione che coinvolgono l’esercizio della potestà normativa di altre Autorità.

La consultazione del nuovo Regolamento rimarrà aperta fino al 4 febbraio 2019.

Isabella Frisoni – i.frisoni@lascalaw.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA