Si segnala che il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato un interessante studio, n. 437-2012/C, in materia di “Procura bancaria, inserimento di altro nominativo in conto corrente bancario e liberalità indiretta“. (leggi lo studio per esteso)
Tale studio è stato occasionato dalla sentenza del Tribunale di Torino, 5 aprile 2012, che ha affrontato il caso di un soggetto che, nominato procuratore speciale anche per l’incasso da un correntista, alla morte di quest’ultimo pretendeva di riscuotere le giacenze sul conto, nonostante l’opposizione degli eredi del de cuius.
Il Tribunale ha rigettato le domande degli eredi, affermando che la procura bancaria rilasciata dimostrerebbe l’esistenza di una donazione indiretta.
Il lavoro in oggetto, ritenendo che il giudice abbia troppo frettolosamente parlato di donazione, senza accertare l’effettiva sussistenza dell’animus donandi (come richiesto dalla più recente dottrina e da parte della giurisprudenza di merito), si sofferma dunque ad esaminare i problemi che il rapporto tra liberalità e procura bancaria pone, applicando poi al caso torinese le considerazioni svolte.
(Simona Daminelli – s.daminelli@lascalaw.com)