08.01.2016 Icon

È una questione di numeri: 5 strisce sono troppe per una scarpa

Tribunale dell’Unione Europea – K-Swiss Inc. v. OHIM (Causa T-3/15) (leggi decisione) 

Il Tribunale dell’Unione Europea (seconda camera) ha confermato la decisione dell’esaminatore comunitario e della Commissione ricorsi dell’UAMI rifiutando, per carenza del carattere distintivo, la registrazione di un marchio costituito da 5 strisce apposte sul lato di scarpe sneaker.

adidas

Il giudice di primo grado, rigettando le domande della proponente K-Swiss Inc., con sentenza del 4 dicembre 2015 ha sostenuto che tale pattern non presenta caratteri originali non essendo nulla più che un «banale e generico abbellimento», assai diffuso nel mercato e rispondente alla «comune pratica consistente nell’applicare un design a strisce su scarpe sportive» (paragrafo 21 della decisione).

Nella propria motivazione, il Tribunale fa sorprendentemente riferimento a due precedenti (rappresentazione di un gallone a linee tratteggiate in T‑202/09, Deichmann v OHIM, paragrafo 53; rappresentazione di linee ondulate in T‑53/13, Vans v OHIM, paragrafi da 49 a 51 e 77) nei quali ammetteva l’esistenza della «diffusa pratica di apporre un segno sulla parte esteriore delle scarpe sportive e casual [in funzione non meramente decorativa, ma] come indicatore d’origine del prodotto» (paragrafo 29).

Ciò nonostante, lo stesso giudice ha concluso che la K-Swiss non ha prodotto sufficienti prove per confermare che, stante la natura banale del segno in questione, il consumatore medio lo percepirebbe comunque come un indicatore di provenienza e non come un mero elemento decorativo. Del resto, conclude, accettare che qualunque forma geometrica ha carattere distintivo per il solo fatto di essere apposta sul lato di una scarpa sportiva renderebbe possibile per un produttore di appropriarsi facilmente di qualunque forma grafica, per quanto semplice o meramente decorativa sia. Tali forme, invece, devono rimanere accessibili a chiunque, con la sola eccezione di quelle situazioni in cui il carattere distintivo del segno si acquisisce in forza dell’uso diffuso e continuato (con buona pace di Adidas).

8 gennaio 2016Francesco Rampone f.rampone@lascalaw.com